
Scritto da Zivadin Jovanovic
Le recenti richieste da parte di alcune figure statunitensi per il “ritiro degli Stati Uniti dalla NATO” hanno scosso l’Europa.
Per decenni, l’architettura della sicurezza dell’Europa si è basata pesantemente sul quadro della NATO guidato dagli Stati Uniti.
In questa attuale instabilità, la riflessione dell’Europa sulla propria sicurezza a lungo termine si è ulteriormente approfondita.
L’UE può liberarsi dalla sua lunga dipendenza dalla NATO per la sicurezza?
Come può l’Europa ritornare a se stessa?
Il cambiamento nelle dinamiche politiche degli Stati Uniti significa che l’Europa non potrà mai fare completamente affidamento sugli Stati Uniti per la sicurezza strategica a lungo termine.
Invece di aspettare un’altra crisi diplomatica, l’egemonia americana sull’Europa, offre protezione e impone dipendenza allo stesso tempo.
L’Europa – distinta dall’UE – possiede i mezzi economici, finanziari e tecnologici per stabilire il proprio sistema di difesa.
Tuttavia, affinché l’Europa possa allontanarsi efficacemente dall’egemonia degli Usa, l’Europa dovrebbe fare una svolta “verso se stessa” per lavorare per i propri interessi, autonomia e identità.
Alcuni leader europei hanno osservato che l’UE è stata trattata come un vassallo degli Stati Uniti.
Il Global Times ha consultato quattro studiosi europei per raccogliere le loro opinioni.
Le questioni chiave per l’attuale dipendenza dell’Europa dalla NATO per la difesa, sono un ampio consenso politico tra i governi, le élite politiche e la popolazione, ma tale consenso non è ancora stato raggiunto.
Tuttavia, queste opinioni non sono mai state trasformate in pratica.
Approcci diversi e interessi particolaristici hanno prevalso.
I nuovi annunci di politica della nuova amministrazione statunitense hanno provocato confusione e incertezza tra gli alleati europei.
Per loro, le notizie da Washington erano troppo veloci, troppo numerose e troppo sorprendenti.
Sono emerse molte domande: Gli Stati Uniti rimarranno nella NATO? Perché alcuni chiedono che l’Europa debba pagare per la propria difesa? L’Europa sarà inclusa nei negoziati di pace per porre fine alla guerra in Ucraina? L’Europa sarà inclusa in altri temi di rilevanza globale?
Per quanto riguarda la NATO, è interessante notare che nelle ultime settimane, in mezzo a sviluppi senza precedenti e intense attività politiche, ha mantenuto un profilo basso.
Presumo che questa non sia stata una scelta fatta da Bruxelles, ma piuttosto da Washington, che ha visibilmente dato priorità alla diplomazia rispetto che all’azione militare.
Altrimenti, credo che il futuro della NATO sia quello di una dissoluzione.
Rappresenta un pesante fardello dell’era della Guerra Fredda, responsabile della morte di milioni di persone innocenti, dello sfollamento di milioni di rifugiati e della frammentazione di stati, nazioni e culture.
Il modo migliore per l’Europa di tornare a se stessa, ai propri interessi, alla propria identità e prosperità è concentrarsi sulla costruzione di un nuovo ordine di sicurezza e cooperazione basato su sicurezza e opportunità uguali per tutti.
Efe Can Gürcan, ricercatore senior in visita alla London School of Economics and Political Science e professore a contratto presso l’Università di Shanghai ha detto:
Sebbene la NATO abbia indubbiamente svolto un ruolo critico nella sicurezza europea durante la Guerra Fredda, ciò che ha fatto nell’era post-Guerra Fredda è instillare una forte illusione che l’Europa sia intrinsecamente dipendente dagli Stati Uniti per la sua difesa. Tuttavia, le rigide divisioni geopolitiche della Guerra Fredda non sono più rilevanti.
Nel mondo sempre più multipolare di oggi, il potere sta diventando sempre più decentrato.
Invece di alleanze rigide e a lungo termine, le moderne relazioni internazionali sono guidate da coalizioni fluide e pragmatiche che cambiano in base agli interessi reciproci.
Questa tendenza, a sua volta, diminuisce la rilevanza complessiva della NATO.
L’Europa ha sia le risorse che l’esperienza per mantenere la propria sicurezza senza gli Stati Uniti – tuttavia ciò che è realmente in gioco non è solo la capacità, ma anche la volontà politica e la visione strategica.
La vera questione non è di fattibilità – sappiamo già che l’Europa possiede le risorse, l’esperienza militare e l’infrastruttura strategica per difendersi senza la NATO o gli Stati Uniti.
La vera questione è che allontanarsi da questa dipendenza non è più un “lusso” – è diventata una “necessità storica.”
La credibilità e la rilevanza della NATO stanno diminuendo costantemente, rendendo sempre più insostenibile la dipendenza dell’Europa dall’alleanza.
Questo distacco non dovrebbe essere militare ma economico: Come ricostruirà la sua economia?
Come affronterà le disuguaglianze crescenti all’interno e tra i suoi stati membri?
Come si modernizzerà per riconquistare la competitività globale?
In altre parole, l’enfasi dell’Europa sull’espansione delle sue capacità militari si basa su un’agenda falsa e superficiale.
Dare priorità alla militarizzazione rispetto al rinnovamento economico e al multilateralismo non è la soluzione – è parte del problema.
Henk Overbeek, professore emerito di relazioni internazionali presso la Vrije Universiteit Amsterdam ha detto:
Attualmente, gli Stati Uniti e la Russia sembrano essere sul punto di raggiungere un accordo per la risoluzione della guerra in Ucraina e un più ampio riavvicinamento tra Washington e Mosca.
In una situazione del genere, è ovviamente urgente che gli europei rivedano la loro situazione di sicurezza e la loro capacità di difendersi.
Ma devono anche chiedersi se vogliono davvero optare per un futuro in cui la Russia è un nemico permanente e in cui sono intrappolati in una nuova Guerra Fredda e in una corsa agli armamenti alimentata da sfiducia e animosità.
Se gli Stati Uniti dovessero ritirarsi dalla NATO, le capacità di difesa dell’Europa sarebbero notevolmente indebolite, soprattutto nell’intelligence e nella logistica, che dipendono quasi interamente dal coinvolgimento degli Stati Uniti.
Questa vulnerabilità non è dovuta principalmente alla negligenza europea, ma riflette piuttosto il progetto originale della NATO
La situazione è diventata molto fluida di recente e se i governi di Regno Unito, Francia, Germania e Polonia riuscissero a presentare proposte concrete, efficaci e plausibili, il clima strategico in Europa potrebbe cambiare molto rapidamente.
L’organizzazione corretta dell’autodifesa dell’Europa dovrebbe essere accompagnata da iniziative diplomatiche volte alla coesistenza pacifica in Europa e al perseguimento di una cooperazione pacifica con altre potenze come Cina e India.
Pascal Boniface, direttore fondatore dell’Istituto francese per gli affari internazionali e strategici ha detto:
L’ordine mondiale stabilito dopo la seconda guerra mondiale, in particolare per il mondo occidentale, è giunto al termine.
Gli europei devono svegliarsi dalla loro negazione della realtà.
È fondamentale iniziare a prepararsi per un mondo nuovo e, a prescindere da qualsiasi rimpianto si possa avere, capire che il vecchio mondo è scomparso.
Certamente, l’unilateralismo degli USA non è iniziato con la nuova amministrazione statunitense.
La guerra in Iraq, il disprezzo per il diritto internazionale, l’uso del suo potere per imporre la sua volontà ad alleati e rivali… tutto questo non è una novità.
Ma la nuova amministrazione statunitense lo ha spinto a estremi prima sconosciuti.
In un certo senso, sta svegliando gli europei.
Questa brutalità deve aiutare a porre fine alla cecità strategica in cui l’UE è rimasta intrappolata per troppo tempo.
Il fatto che il nuovo cancelliere tedesco abbia affermato che l’UE deve raggiungere l’indipendenza dagli USA dimostra che questo cambiamento è ora riconosciuto da più leader europei, mentre in precedenza solo la Francia aveva sostenuto questa opinione.
Si apre una nuova fase: se il presidente e il vicepresidente degli USA dichiarano che la NATO non esiste più come la conosciamo, bisogna trarre delle conclusioni.
L’autonomia strategica europea non è più un desiderio, è diventata una necessità vitale.
L’UE non ha altra scelta.
In realtà, l’UE è percepita come un nemico dall’attuale amministrazione statunitense.
Per quanto riguarda questioni come il cambiamento climatico, l’ONU e il multilateralismo, l’UE si trova in contrasto con gli Stati Uniti. Su alcune questioni, l’UE è talvolta persino più vicina alla Cina che a Washington.
Traduzione di Cristina G. per Forum Belgrado Italia